Mettersi a nudo e tirar fuori tutto, alle volte serve un po’.
Nelle ultime settimane sono stata un po’ sotto pressione. “È un periodo, passerà” continuavo a ripetermi, ma poi bastava cadesse un cucchiaio per terra e mi avvilivo nuovamente.
La verità è che fare la mamma è un mestiere che ci rende particolarmente vulnerabili, perché ci espone a tutti quegli imprevisti che non avevamo e non conoscevamo che di colpo non sappiamo come affrontare.
Ogni periodo della vita del bambino ha i suoi piccoli e grandi ostacoli, ogni mamma ha la propria sensibilità e il proprio modo di affrontare le situazioni, del tutto personale e variabile.
Da quando Nicco va al nido si è ammalato poche volte, devo dire, rispetto a quanto immaginassi mentre firmavo l’iscrizione. Eppure, ogni volta, non riesco mai a rimanere lucida. Chiedo consigli e pareri a chiunque e poi non so mai di chi fidarmi (mi è successo anche di chiedere la stessa cosa a due pediatri diversi, per dire).
Questa volta ci è toccata la gastroenterite, per la sua seconda volta. Mentre la prima è stata solo una visita in pronto soccorso e un po’ di preoccupazione, stavolta ce la stiamo portando dietro da un bel po’. Nicco è stato al PS molte ore per la reidratazione e l’alimentazione sostitutiva via flebo, e poi a casa non intendeva in alcun modo prendere le medicine prescritte. Le riconosceva subito, anche mischiate a bevande zuccherate o a yogurt. Come immaginate, guariva in tempi biblici. E nel mezzo il mio lavoro che si accumulava, il babbo con lo stesso virus, io che l’ho preso leggerissimo e molto fastidioso.
Quando credete che facendo 10 storie al giorno mostriamo tutta la nostra vita, ecco, ricordate che filtriamo moltissimo.
Queste settimane mi sono servite però per godermi un Niccolò diverso dal solito. Un po’ più deboluccio, testardo come il babbo nel rifiutare una medicina, nervosissimo. Rimanendo lontano dal nido e quindi un po’ più a casa, si è affezionato ad alcuni giochi nuovi. Adesso la sua favorita è Dida, cioè Rosita, il nome dato alla cagnolina che ci ha concesso di giocare insieme.
Rosita è adorabile perché canta innumerevoli canzoncine orecchiabili, ha molti livelli di gioco, e usa un linguaggio semplice e chiaro. Adesso Nicco simula di lavare le mani quando Dida lo canta e obbliga il babbo a fare lo stesso, la saluta quando lei lo saluta, e vuole un abbraccio da me quando lei lo invita a farlo. Una sera, io e i miei maschietti malatini di casa dovevamo per forza ballare tenendoci per mano tutte le canzoni che Rosita cantava, perché Nicco era felice così. E per un suo sorriso farei qualsiasi cosa.
Io non ho mai amato accumulare giocattoli, ma ci sono giochi e giochi. Ci sono quelli che Nicco mette da parte dopo l’effetto sorpresa, e ci sono quelli a cui si affeziona (al punto che devono stare con noi sul tavolo a colazione) perché creano una connessione in casa tra gli affetti, un gioco e un ruolo per tutti. Perché gli insegnano a battere le mani sul pancino e qual è la mano destra, e a me i giochi intelligenti piacciono moltissimo.
Sono stati giorni lunghi, ma anche grazie a piccoli giochi come Dida, questi giorni sono stati un po’ più sopportabili.
Anche la mia piccola Nicole adoro quell’orsetto 😍 Un bacio al piccolo Nicco. È tenerissimo.
Cara Virgi fare la mamma è veramente cosa dura..già quando hai una mano figurati quando non ce l’hai.. poi quando ce l’hai poi non la vorresti perché devi scendere a compromessi..cosa che io non amo molto..lo so sono testona..e poi la mamma è la mamma..se stanno male si va in panico..ci sono momenti in cui vorresti scappare/sparire ti senti inadeguata..ansiosa..isterica…..poi li guardi e pensi..poi passa..te lo dice una mamma di gemelli..molto esaurita😰😋
Nicco è fantastico!!😍 ti capisco benissimo! La mia bimba ha 14 mesi, lavoro fortunatamente part-time e posso contare sull’aiuto dei nonni anche se tendo a chiedere solo per estrema necessità! nonostante ciò è dura! Lo è davvero anche se lo si è desiderato con tutto il cuore! Io ti seguo su Instagram e mi piace ascoltarti soprattutto quando parli di te e Niccolò di quanto sembri forte e di come vorrei esserlo anche io…ma come giustamente hai detto, si sceglie cosa fare vedere e credo che anche per te i momenti bui ci siano…essere mamma è un grosso compito che ci riempie il cuore e mette a dura prova!facciamo del nostro meglio e credo che ogni mamma a modo suo sia speciale e perfetta per il proprio figlio! Ti abbraccio e un bacio a nicco! ♥️